Viviamo in un’epoca in cui il processo creativo spesso si ferma all’intenzione. Annunciamo grandi progetti, immaginiamo serie fotografiche straordinarie, collezioniamo spunti visivi su moodboard digitali. Ma quante di queste idee prendono forma? E, soprattutto, è davvero necessario che lo facciano?
Forse il valore di una fotografia non sta nel file scattato o stampato, ma nell’energia dell’idea che l’ha generata. Fotografare significa creare un ponte tra il possibile e il reale, ma chi l’ha detto che quel ponte debba essere sempre attraversato?
Le immagini che non realizziamo ci sfidano a riflettere. Forse non tutte meritano di nascere, o forse il loro scopo è semplicemente arricchire il nostro immaginario. A volte, l’idea in sé è già completa.
E allora? Fotografare diventa un atto non solo tecnico, ma filosofico. Realizzare l’immagine è davvero l’apice della creazione, o stiamo solo inseguendo un bisogno di tangibilità in un mondo già saturo di contenuti?
Forse, le idee migliori sono quelle che rimangono sospese: un’ispirazione, un’intuizione, una scintilla che illumina il nostro modo di guardare, senza mai arrivare al "click" della macchina.
Scrivi commento